Anche quest’anno non ho potuto resistere al fascino della Maratona delle Notti Bianche che ogni anno colora le vie di questa meravigliosa città.Nelle tre precedenti partecipazioni, vuoi per il periodo dell’anno in cui io rallento leggermente l’attività, vuoi per il caldo terribile, avevo sempre ottenuto tempi assolutamente negativi (per le mie aspettative) :4h45′, 4h08′, 4h04′ e con grandissima sofferenza. Quest’anno ero decisissimo a scendere almeno sotto le 4 ore.Anche perché volevo accendere la prima delle 5 stelle che voglio illuminare entro l’anno. Prima della partenza incontro un gruppetto di italiani tra cui un “galletto” di Busto Arsizio che ha fatto il Passatore e dice che farà 3h30/3h35. Non capisco perché ma l’hanno scorso ero nella griglia A e quest’anno nella C, quindi ho almeno 4000 persone davanti. Forse è meglio, parto morbido morbido, mi sembra di essere fermo. Non è ancora caldissimo,ma il sole è in agguato. Il serpentone colorato si snoda e sale e scende dall’altra parte della Neva, il panorama è incantevole, si va sull’isola Vassilevskij e si vedono le guglie dorate della cattedrale di San Pietro e Paolo, si procede verso il mare aperto, al 5° km raggiungo i pacers delle 3h45, sono un gruppone. Decido di restare lì, non mi sembra di fare troppa fatica e quindi tutto va bene. Dopo qualche km definisco la tattica di gara, sto con loro, o almeno spero di farcela fino al 30°km e poi si vedrà. A me non piace assolutamente correre in gruppo, devo essere concentrato a schivare chi ti taglia la strada o rallenta, così comincio ad innervosirmi, e cambio idea. Al 25°km sul lungo Fontanka me ne andrò. Si ritorna sulla terra ferma dietro la Cattedrale di Sant’Isacco, non ne posso più di correre” …in prigione”, me ne andrò alla mezza. Ma poi nella confusione del ristoro del 20°km mi ritrovo libero e vado. Passo alla mezza in 1h50′,va benissimo. Ora mi attendono 9 km di fianco alla Fontanka, sto bene, cambio passo, giusto quei 5/10″/km senza esagerare, la strada è ancora lunghissima ed il sole comincia a lanciare i suoi micidiali raggi. Per distrarmi invento un giochino e comincio a contare quelli che passo,1,2,10,20,50, tutto bene, aumento ancora un pochino al 25° km vedo il galletto di Busto che mi pare un po’….arrosto, lo passo, saluto e sorrido dentro di me. Al 30° km si arriva sulla Neva, la si costeggerà per 5km e poi al giro di boa indietro e poi gli ultimi 2 verso l’arrivo. Al 30° io faccio sempre le prime proiezioni teoriche sul risultato,cercando di calcolarle un po’ per difetto, passo in 2h37 e vedo che si può fare almeno 3h53, acquisto fiducia. Arrivato ai 250 sorpassi concludo il giochino e penso solo a cercare di volare. Vado benissimo e sono sempre più determinato (e contento), ogni 2 km ricalcolo la proiezione e vedo che il tempo probabile migliora. Giro di boa, ora quelli dall’altra parte della strada sono quelli dietro e questo mi rinfranca non poco. Al 35°km vedo che oramai 3h45, a meno di colpi di scena, è fatto, fantastico, potrei tirare i remi in barca, però penso a papà, cosa avrebbe fatto lui? guardo su, aspetto una risposta, la sua risposta scontata è: SE PUOI……DEVI non si deve sprecare nulla, nemmeno un secondo, vado continuo a sorpassare e vengo passato da 4 o 5, non di più. Dopo l’ansa della Neva si cominciano a vedere le guglie d’oro della Cattedrale di San Pietro e Paolo, e di fronte l’Ermitage e poi l’arrivo. Qui la gente è pazzesca,si corre in un muro di entusiasmo,gli altri anni ero malconcio,ma ora è un’altra cosa, nemmeno il vento contrario, si va verso il mare aperto, km41 guardo l’orologio vedo che sono appena appena sopra le 3h40,ma non posso fare più di così, ultimo curvone e si entra nella mitica Piazza del Palazzo,vedo l’arrivo, l’orologio non perdona vedo scattare le 3h40,ma ci sono ancora un po’ di metri,una lacrimuccia,poi 3h40’33”,fantastico.
La prima stella è accesa e splende,poi in classifica vedo che sono 6° di categoria con un real time molto migliore del 5° e primo straniero. Che favola. Bisogna pensare alla prossima partecipazione, ma prima bisogna pensare alla seconda stella da accendere. Un saluto a tutti, ma prima un grazie di cuore alle due Principesse che mi sono state vicine minuto per minuto, grazie.
Danilo Bertolini